venerdì 19 dicembre 2008

Rivista Volontari, Marvia e Montagna vs Afiero

Massimiliano Afiero, colonna portante di Volontari, non è più il direttore tecnico della rivista in oggetto.

Parte dei collaboratori di Volontari entreranno a far parte della rivista SGM - Seconda guerra mondiale, Ed. Lupo, e - auspicabilmente - gli stessi creeranno una nuova rivista dedicata alla storia delle Waffen-SS.

A tal proposito, su un forum vi è stato un vivace scambio di vedute tra l'ex direttore e Marco Montagna, titolare della editrice Marvia:

Al cortese attenzione del moderatore,vorrei pregarLa di esaminare certe affermazioni che vengono inserite in questo topic dal Signor Waffen211, il quale non si firma e preferisce rimanere anonimo nell'esternare le proprie considerazioni che hanno raggiunto ormai il livello della diffamazione e della calunnia a scapito di una ditta che da anni lavora seriamente in questo campo.La invito quindi ad intervenire peGiustificar evitare ulteriori scadimenti della discussione. Marco Montagna dir. resp. VOLONTARI Titolare Marvia Edizioni

Faremo solo notare che alcuni potrebbero rilevare nella risposta di Montagna una certa volontà censoria, piuttosto naif e vittimistica, poichè le affermazioni di Afiero, pur risentite, erano tutt'altro che a livello di "diffamazione " e "calunnia"; inoltre, siamo costretti, nostro malgrado, a non avvallare del tutto che la Marvia "lavori seriamente in questo campo", perlomeno nell'accezione omnicomprensiva (auto)usata pro domo sua dal buon Montagna; infatti "seriamente" presuporrebbe anche da parte dell'editore, specie se di nicchia, un rapporto - se non sereno - trasparente con i suoi autori e collaboratori, e sia con Massimiliano Afiero come si evince dal post, sia con i due principali collaboratori fondatori della rivista della Marvia Milites (uno dei due era il sottoscritto) questo non è avvenuto. Senza tema di accuse di "calunnie" e "diffamazioni", poichè abbiamo decine di e-mail che dimostrano quanto affermato. In ambo i casi, in vece di un sereno confronto, e magari anche di una cessazione concordata della collaborazione, vi era da parte della Marvia l'assenza di contatto per settimane, per poi arrivare ad una imbarazzata, finale comunicazione.
Non esattamente un comportamento "serio", direi.
Andrea Lombardi

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