giovedì 6 marzo 2008

Generalfeldmarschall Albert Kesselring



Generalfeldmarschall
Albert Kesselring


Nato il 30 novembre 1885 a Marksteft presso Kitzingen in Baviera, e morto il 15 luglio 1960 a Bad Nauheim.

Ritterkreuz des Eisernes Kreuz (3) il 30 settembre 1939 quale Ge­neral der Flieger e Chef della Luftflotte 1. Ottenuta per aver annientato l’aviazione polacca e per l’efficace appoggio fornito all’Heeresgruppe Nord durante le operazioni di terra.

Eichenlaub (78) il 25 febbraio 1942 quale Gene­ralfeldmarschall e Oberbefehlshaber Süd. Assegnatagli per gli straordinari successi ottenuti nell’area del Mediterraneo grazie al suo costante apporto personale.

Schwerter (15) il 18 luglio 1942 quale Gene­ralfeldmarschall e Oberbefehlshaber Süd. Grazie alla sua chiara visione della situazione, Kesselring, collaborando strettamente con la Regia Aeronautica, raggiunse già nell’inverno del 1941-1942 l’apice delle azioni offensive possibili contro Malta e ostacolò i rifornimenti inglesi in questo punto d’appoggio aereo e navale nemico. Fu così possibile attuare una riduzione dell’efficienza delle forze nemiche dislocate nell’isola, e quindi una maggiore sicurezza dei propri trasporti verso il Nordafrica. A questo proposito, è da menzionare la distruzione dei grossi convogli britannici, avvenuta dal 4 al 17 giugno 1942 e l’appoggio fornito alla Panzerarmee di Rommel dai reparti della Luftwaffe e unità della FlAK.

Brillanten (14) il 19 luglio 1944 quale Generalfeldmarschall e Oberbefehlshaber dell’Heeres- gruppe C. Ottenute per l’abile conduzione bellica in Italia. Nonostante la superiorità numerica degli Alleati, e la supremazia aerea dell’avversario, Kesselring riuscì sempre ad arrestare e poi ad ostacolare l’avanzata del nemico, col minor numero possibile di perdite. Rimasto gravemente ferito in un incidente automobilistico, rimase in convalescenza dal 23 ottobre 1944 ai primi del 1945. Il 10 marzo 1945 fu nominato Oberbefehlshaber Südwest e dell’Heeresgruppe C, terminando poi la guerra come Oberbefehlshaber Süd, e dopo la capitolazione, entrò in prigionia statunitense il 15 maggio 1945. Il 6 maggio 1947 fu processato a Venezia da una Corte Marziale inglese per crimini di guerra, in particolare per le disposizioni contro la guerra partigiana da lui emesse e per il suo coinvolgimento nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine. Condannato a morte, la pena fu commutata in carcere a vita. Kesselring fu poi scarcerato per motivi di salute il 23 ottobre 1952.

Kesselring fu senza dubbio uno dei migliori comandanti tedeschi, come dimostra l’efficace e lunga difesa della penisola italiana, nonostante la totale supremazia aeronavale Alleata. Inoltre, fu uno dei pochi Ufficiali superiori tedeschi ad avere una visione strategica del conflitto, avendo ben chiara l’importanza del coordinamento tra le operazioni delle forze di terra e quelle aeronavali, e dell’importanza delle linee di collegamento marittime. Nelle sue memorie, Kesselring non tende tanto a discolparsi dalle accuse che gli furono mosse, ma intende ricordare le gesta del soldato tedesco:
È una verità incontrastata che i tedeschi hanno dato in guerra una prova magnifica delle loro qualità. Liddel Hart così si esprime su questo argomento: “Nell’eseguire questa analisi si scopre che le offensive Alleate hanno avuto raramente successo quando le nostre truppe non possedevano una superiorità numerica di almeno 5:1 rispetto ai tedeschi […] In alcuni casi speciali e veramente deplorevoli, le nostre truppe non riuscirono a sfondare le linee avversarie neppure con una superiorità di 10:1, moltiplicata dalla padronanza del cielo. […] si ebbe talvolta l’impressione penosa che i tedeschi in genere fossero superiori ai loro avversari presi singolarmente, uomo contro uomo. Sul fronte orientale i tedeschi riuscirono ripetutamente ad opporsi con successo ad un nemico altrettanto superiore numericamente”. […] I grandi successi dei combattenti tedeschi non sarebbero stati possibili se fosse mancato un senso di cameratismo totale fra gli uomini ed i loro superiori. Il cuore mi batteva di gioia durante le mie visite al fronte quando constatavo questa intima unione di intenti. Sono stato orgoglioso di vedere il contegno esemplare mantenuto nel 1945 dai soldati tedeschi nel momento di consegnare le armi al nemico.

Da notare come la superiore efficienza delle unità tedesche, osservata da Liddel Hart, portò l’US Army ad attivare una specifica commissione (Historical Evaluation and Research Organization), la quale riconobbe empiricamente, anche con l’uso di modelli matematici, applicati alla ricostruzione di un gran numero di scontri tra unità Alleate, sovietiche e tedesche, una maggiore capacità combattiva, sia in attacco che in difesa, ai soldati della Wehrmacht rispetto ai loro avversari. Seguirono poi gli studi degli storici militari Martin van Creveld e Trevor Nevitt Dupuy, che analizzarono approfonditamente questi risultati, confermandone la generale validità. Paul Savage e Richard Gabriel, due ricercatori e militari di professione statunitensi conlusero in un saggio del 1976:

Nonostante le ripetute catastrofi, la Wehrmacht rimase così coesa da combattere efficacemente sino a quando fu sopraffatta […] La coesione tedesca sul campo di battaglia derivava direttamente dai singoli soldati […] che percepivano i loro diretti superiori, Ufficiali e Sottufficiali, come uomini d’onore, eminentemente degni di rispetto, i quali a loro volta avevano cura dei loro uomini. Gli ufficiali dell’Esercito tedesco erano selezionati con grande attenzione, e virtualmente tutti avevano una cultura superiore al tedesco medio. Inoltre, questi standard furono mantenuti nel corso della guerra […] Le qualità combattive dell’Esercito tedesco possono essere attribuite in buona parte alle qualità dei suoi comandanti […] Il modello storico tedesco durante la seconda guerra mondiale spicca come uno di alta professionalità militare e coesione.

Citato nei Wehrmachtbericht dell’8 ottobre 1940, 26 ottobre 1940, 9 novembre 1940, 25 novembre 1940, 19 giugno 1941, 6 agosto 1941, 7 agosto 1941, 19 settembre 1941, 18 ottobre 1941, 19 ottobre 1941, 17 giugno 1942 e del 10 settembre 1943.
Spange 1939 zum Eisernes Kreuz I. Klasse 1914 il 25 settembre 1939
Spange 1939 zum Eisernes Kreuz II. Klasse 1914 il 12 settembre 1939
Kgl. Bayer. Prinz-Regent-Luitpold Jubiläums-Medaille.
Kgl. Bayer. Militär-Verdienstkreuz III. Klasse.
Kgl. Bayer. Militär-Verdienstorden IV. Klasse mit Schwertern.
Ritterkreuz II Klasse des kgl. Sächs.
Albrechts-Orden mit Schwertern.
Kgl. Bayer. Militär-Verdienstorden IV. Klasse mit der Krone und Schwertern.
Ehrenkreuz für Frontkämpfer.
Wehrmacht-Dienstauszeichnung I. Klasse.
Gemeinsames Flugzeugführer-und-Beobachterabzeichen in Gold mit Brillanten.
Gran Croce dell’Ordine della Corona.
Frontflugspange für Zerstörer in Gold mit Anhänger Einsatzzahl “400”.
Brevetto da Pilota della Regia Aeronautica.
Fascetta da braccio ”Afrika”.


Nessun commento: